What's happening?

30 anni di Nevermind

Il 24 settembre del 1991 veniva pubblicato uno degli album più esaltanti e fondamentali della storia della musica: Nevermind, il disco che avrebbe consegnato la band di Kurt Cobain alla storia del rock. Un album che ha rivoluzionato le regole del gioco, diventando il manifesto della “Generazione X”. E dopo tre decenni la musica dei Nirvana non ha perso nulla della sua potenza.

A dimostrazione della sua formidabile carica innovativa e imprevista, c’è da ricordare che la Geffen, la major che aveva messo sotto contratto i cari Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl, puntava a vendere un massimo di 250 mila copie, per tenersi umili, considerando questo album come un prodotto destinato a una nicchia ristretta. Ma Nevermind quelle 250 mila copie le ha vendute al giorno, se non di più. Un successo clamoroso, inarrestabile.

Tale fu l’impatto imprevisto di questo album che, nei primi mesi del 1992 arrivò addirittura a scalzare Dangerous del Re del Pop, Michael Jackson dalle classifiche.

Di Nevermind possiamo dire solo bene, è un capolavoro di quegli anni, che coglie lo spirito del tempo e dà voce ai giovanili tormenti, dando ancora più valore a quel movimento Grunge che ancora oggi ci piace.

La carica esplosiva di questo album è rafforzata da quello che poi fu il primo singolo “Smells Like Teen Spirit”, anche questo poco famoso. Hello, hello, hello, how low.
Ditemi che non avete mai cantato “With the lights out, it’s less dangerous. Here we are now, entertain us, I feel stupid and contagious. Here we are now, entertain us”? magari sbagliando le parole, nessuno è perfetto.

A passare alla storia, oltre la musica, ci fu ovviamente anche la celeberrima copertina del disco, che mostra un neonato che sott’acqua cerca di agguantare una banconota appesa a un filo. Si tratta di Spencer Elden, che è tornato nella medesima piscina per fare lo stesso scatto nel 2007 e che recentemente ha querelato il gruppo.

Insomma, musica che fa parte della nostra storia.

Noemi