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Adele Bei

Di Resistenza e Madri Costituenti, oggi vi parlo di Adele Bei!

Nasce in una famiglia operaia fortemente politicizzata. Nel 1920 sposa Domenico Ciufoli, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia ed entra a far parte del partito anche lei nel ’25. Espatria in Francia dove compie numerosi viaggi clandestini in Italia per svolgere attività di collegamento tra militanti antifascisti.

Bei fu presto molto attiva nella Resistenza, combattendo con i patrioti romani e organizzando la partecipazione delle donne alla lotta contro i nazifascisti.

adele bei

Negli anni ’30 viene arrestata e condannata a diciotto anni di reclusione e viene liberata solo nell’agosto del 1943. Dopo l’8 settembre 1943, partecipò alla lotta partigiana a Roma, con il compito di organizzare le masse femminili.

Con altre esponenti del PC clandestino, Bei idea e organizza gli assalti ai forni delle donne romane.

Dopo la Liberazione entra a far parte della Consulta nazionale su designazione della CGIL e nel primo congresso tenuto a Firenze nel giugno del 1947 Adele presenta la Carta della lavoratrice in cui veniva richiesto che le donne a parità di lavoro ricevessero la stessa retribuzione degli uomini!

Il 2 giugno 1946 è tra le 21 donne elette all’Assemblea costituente italiana (formata in totale da 556 membri).

Successivamente entra al Senato nella I legislatura, unica donna fra i 106 senatori di diritto nominati in accordo con la III disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana.

Come componente della 10ª Commissione lavoro, il suo impegno fu sempre a difesa delle categorie di lavoratrici donne più disagiate: mondariso, tabacchine, operaie agricole.

Ha difeso e sostenuto i lavoratori delle foglie di tabacco (in maggioranza di lavoratrici donne) con forza ottenendo nel 1957 aumento di salario e misure previdenziali simili a quelle degli altri lavoratori.

Un bel personaggio, direi!

La conoscevate? D chi altro o cos’altro vi piacerebbe che parlassi questo mese dedicato alla Resistenza?