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La Locandiera di Goldoni

Fra i testi teatrali che fanno parte degli irrinunciabili classiconi che vanno letti e studiati e, se sei fortunato amati, sicuramente rientra La Locandiera del buon vecchio Carlo Goldoni.

La locandiera
La Locandiera al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, Stagione 2017/18

Come forse saprete, Goldoni fu un innovatore e propose un nuovo modo di fare teatro, con personaggi credibili, con una definizione psicologica e sociale, una rappresentazione realistica. Inoltre fu il primo a volere un testo interamente scritto per ogni attore. Prima della “riforma goldoniana” gli attori non avevano un testo scritto da studiare e da seguire durante le rappresentazioni. Gli attori usavano solo una traccia generale da seguire, il famoso “canovaccio“.

La locandiera (qui il testo) è delle sue commedie più famose. L’opera è suddivisa in tre atti, scritta nel 1752, rappresentata la prima volta nel 1753 è ambientata nella Firenze del Settecento, in pieno Illuminismo. Un periodo storico sicuramente fondamentale per la storia. È il momento in cui si inizia a parlare di uguaglianza e di classi sociali.

Qual è la particolarità di quest’opera? Carlo Goldoni, con La Locandiera, offe al lettore/spettatore una fotografia della società di quel tempo. Inoltre i personaggi rappresentano tutti quei ceti sociali che andavano definendosi in quegli anni. Questa commedia è lo stendardo del nuovo teatro di Goldoni.

Breve analisi

La storia è incentrata sulle vicende di Mirandolina, un’attraente e astuta giovane donna, proprietaria di una locanda a Firenze ereditata dal padre.

I personaggi di Dejanira e Ortensia sono i più vicini al mondo della commedia dell’arte. Sono descritti come figure che non sono brave a fingere e vengono facilmente smascherate, sia da Mirandolina che dal Cavaliere. Sono l’incarnazione delle antagoniste perdenti.

D’altro canto, Mirandolina, incarna pienamente l’esempio della nuova commedia di carattere goldoniana, incarnando l’intento dell’intera riforma teatrale di Goldoni. Sapevate fra l’altro che questo personaggio non è altro che uno sviluppo della maschera di Colombina? Sì la Colombina della commedia dell’arte, che troviamo accanto ai personaggi di Pantalone e Arlecchino.

Mirandolina si differenza dalla maschera, però, per il suo carattere imprevedibile. Ed è questa tendenza al realismo che conferisce alla commedia un volto umano.

L’immagine in evidenza è presa dal sito del Teatro Giuditta Pasta di Saronno (VA) nella stagione 2017/2018