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Le donne dell’Unità d’Italia

Oggi si celebrano i 160 anni dell’Unità d’Italia, una storia che per tradizione è sempre stata declinata al maschile.
Quel che non tutti sanno è che la storia della nostra nazione è stata fatta anche per mano femminile.


Le cronache di quelle giornate che hanno portato all’Unità della nostra nazione riferiscono anche di proteste singole e collettive contro il divieto fatto alle donne di esprimersi in merito alla nascita di uno Stato. Le testimonianze ricordano perfino il caso di donne ammesse al voto in virtù del loro conclamato patriottismo.
Tante donne presero parte all’azione diretta, altre ospitarono nei salotti accesi dibattiti.


Fra le donne che scesero sul campo di battaglia ricordiamo Colomba Antonietti che prese parte alla battaglia di Velletri e di Palestrina, contro le truppe borboniche, morta per un colpo di cannone dell’artiglieria francese.
Luisa Battistotti Sassi è stata una dei protagonisti, armi in pugno, della cacciata degli austriaci durante le Cinque giornate di Milano.


Nelle fila cospirazioni sociali si annovera la figura di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una donna che scelse per sé la strada dell’impegno patriottico e dell’opposizione al dominio straniero.
“Peppa” la Cannoniera coinvolta nei moti rivoluzionari per l’Unità d’Italia avvenuti nel 1860, decorata con la medaglia d’argento al valor militare.

Jessie White fu una reporter anglo-italiana, tra le più importanti documentariste del Risorgimento e assertrice della causa italiana. Fu soprannominata Miss Uragano o la “Giovanna d’Arco della causa italiana”.


Ce ne sarebbero ancora tantissime da nominare, ma servirebbe molto più spazio per dedicare loro la giusta attenzione.